AI LIBERTINI

Voluttuosi di ogni età e di ogni sesso, a voi soltanto offro questa mia opera. Nutritevi dei suoi principi, fovoriscono le vostre passioni; e queste passioni, di cui certi moralisti freddi e smorti vi incutono il terrore, sono gli unici mezzi di cui la natura si serve per far compiere all'uomo i propri disegni.
Date ascolto soltanto a queste passioni deliziose: solo la loro voce deve guidarvi alla felicità.
Donne lubriche, la voluttuosa Saint-Ange vi sia di modello; disprezzate, sul suo esempio, quanto contrasta con le divine leggi del piacere che l'hanno posseduta per tutta la sua vita.
Fanciulle troppo a lungo trattenute dagli assurdi e pericolosi vincoli di una virtù illusoria e di una religione disgustosa, imitate l'ardente Eugénie, distruggete, calpestate con la sua stessa rapidità, tutti i ridicoli precetti inculcati da genitori imbecilli.
E voi, cari dissoluti, voi che fin dalla vostra giovinezza non avete più altri freni se non i vostri desideri e altre leggi se non i vostri capricci, vi sia di esempio il cinico Dolmancé; spingetevi lontano quanto lui se, come lui, volete percorrere tutte le strade in fiore che la lubricità prepara per voi; convincetevi, alla sua scuola, che solo estendendo la sfera dei suoi gusti e delle sue fantasie, solo sacrificando tutto alla voluttà, quell'essere infelice che è conosciuto con il nome di uomo, e gettato suo malgrado in questo triste universo, può riuscire a cospargere di qualche rosa le spine della vita.
Donatien-Alphonse-Francois de Sade

sabato 30 luglio 2011

lust for life




"ce ne sono già troppi di sociologi di mezza tacca, al giorno d'oggi. perchè dovrei unire il mio alto ringhio al loro coro di uggiolii? tutti abiamo udito la donnetta che dice: "oh, è terribile quel che fanno questi giovani a se stessi, secondo me la droga è una cosa tremenda." poi tu la guardi, la donna che parla in questo modo: è senza occhi, senza denti, senza cervello, sen'anima, senza culo, né bocca, né calore umano, né spirito, niente, solo un bastone, e ti chiedi come avran fatto a ridurla in quello stato i tè con i pasticcini e la chiesa."
charles bukowski



forse le persone che parlano con disprezzo, puntando il loro indice puritano, delle vite dissolute dei propri simili lo fanno solamente perchè non hanno avuto il coraggio di farlo, o non hanno più la possibilità di vivere in quel modo. io ti contesto perchè tu fai qualcosa che io non sono riuscito a fare e siccome non ho nessuna intenzione di pentirmi devo giudicarti male.
nella vita non esiste nessuna certezza, nessuna regola da seguire per restare vivi. per quanto ne sappiamo potremmo morire tra un momento. morire o peggio. e poichè l'unica ambizione che ho nella vita è di morire senza troppi rimpianti spremo la vita come un'arancia. l'unico equilibrio di cui mi importa è quello che mi fa stare bene e se è diverso da quello comune non mi importa. per niente. se volete passate la vita a giudicare gli altri, io passo la vita a vivere.
emme

martedì 26 luglio 2011

la mia religione

"né manu, né platone, né confucio, né i maestri ebrei e cristiani hanno mai dubitato del loro diritto alla menzogna. non hanno dubitato di diritti del tutto diversi... per esprimerci con una formula si potrebbe dire: tutti i mezzi , con cui l'umanità sino a oggi ha dovuto essere resa morale, sono stati fondamentalmente immorali." friedrich nietzsche



da anni ho smesso di guardare i telegiornali. ho smesso perchè non me ne frega un cazzo di sapere della gente che si ammazza, di sapere dove, come e perchè, con quante coltellate, con quale efferatezza si massacrano i famigliari, i vicini o gli sconosciuti. mi fanno rabbrividire le interviste in fotocopia ai parenti, lo sciacallaggio dei giornalisti e della gente famelica di disgrazie che cerca di riempire le proprie patetiche e vuote vite con episodi di violenza. mi viene il vomito.
i giornali sono un po' diversi: non sono obbligato a subire parole inerme mentre mangio. posso saltare i titoli di cronaca. vado alla politica. in un paese in cui troppe cose non funzionano non mi interessa nemmeno sapere dei politici che si fanno i festini con coca e troie. e ho sempre avuto la sgradevole sensazione che nessuno all'opposizione abbia mai c'entrato il problema: la questione non è chi va a mignotte, la questione è che nessuno è al di sopra delle legge. e allora un governo che lustra i piedi ai cattolici e che, all'inizio del mandato, alza la voce aggravando la posizione di prostitute e fruitori per ingraziarsi i voti della chiesa e dei bigotti perchè va a troie? ma l'opposizione si scandalizza perchè il nano ci va, facendone ancora una volta una guerra personale. perchè in fondo anche loro vivono in campagna elettorale e ce ne fosse uno, uno solo (e giuro che ricomincerei a votare) che dica qualcosa di politicamente scorretto senza pensare al proprio futuro tornaconto professionale. aveva ragione rino gaetano: quando partono sono tutti incendiari ma quando arrivano sono tutti pompieri.
nessuno ha il coraggio di relegare la religione nel proprio cantuccio. sono profondamente ateo, non posso credere a un dio che tutto potrebbe ma nulla fa. è un ossimoro di bassa lega. mi ha sempre fatto incazzare la necessità della chiesa di invadere la sfera decisionale dei singoli; non accettano il libero arbitrio. lo odio. eppure mi guardo intorno: fondamentalisti cristiani che credendosi dei martiri illuminati da dio si sentono in diritto di uccidere tutti, fondamentalisti musulmani e la guerra santa, induisti che bruciano cristiani e via dicendo. ma siamo proprio sicuri che un mondo senza religioni sarebbe un posto peggiore in cui vivere?
la mia religione mi dice di vivere la mia vita senza nuocere al prossimo. se posso cerco anche di aiutare. credo nella libertà di decisione, nell'onestà e nella sincerità. e niente altro. ma il mio nichilismo è mal visto e mal sopportato rispetto al credo di chi usa un ora alla settimana per andare a vedere un tipo che parla da un pulpito, senza mai chiedersi cosa stia dicendo, senza sapere perchè sono cattolici piuttosto che mormoni. gli hanno detto da bambini che è giusto così e non si sono mai posti una domanda. il cielo è blu, il fuoco brucia tu sei cattolico.
se non sei sposato né fidanzato né vuoi dei figli e ti piace scopare vivi nel peccato. ti devi sposare e scopare solo per procreare. e poi magari vai a casa e metti i figli in lavatrice o picchi tua moglie.
morale collettiva, questa grande epidemia che fa strage di cervelli e che infetta la democrazia, perchè si sa: è la maggioranza che fa governare, qualunque sia la sua volontà.
ridiamo il papa e ai francesi e facciamoci ridare la gioconda.
se la gente scopasse di più avrebbe molti meno problemi di questo genere
lievemente incazzato
emme

lunedì 25 luglio 2011

sesso

tricky - hell is around the corner

"..tu non sai come un mutamento di sperma possa far fiorire una donna!" henry miller

una notte folle, tu che mi ospiti a casa tua, mi dai il permesso di farti delle foto. scopiamo da una vita. mi vuoi usare, ti voglio usare. lo facciamo da una vita.
quei seni alti e sodi da giovane donna che tante volte mi hanno fatto godere, mi hanno coccolato tra di loro, mi chiedevi di decorare, di stringere, di mordere. mi hai baciato a lungo, con calma. ti sei presa tutto il tempo che volevi per giocare mentre io immortalavo quei momenti in istantanee eterne. e poi mi hai chiesto di scoparti. di essere presa con forza. ti ho scopata come volevi, affondando dentro di te a ogni colpo, arrossandoti quel culo da mulatta che hai perchè so che ti piace, prendendoti la testa per i capelli perchè mentre lo facevo mugolavi.
volevi sentirti donna, volevi sentire di appartenere a un uomo. e che meraviglia le tue labbra che si serrano e si mordono quando stai venendo.
e la mattina dopo ti ho svegliata presto, non riuscivo a dormire. ti ho svegliata strusciandomi su di te, sul tuo sesso chiuso e asciutto fino a quando, senza nemmeno girarti, mi hai preso in mano e fatto entrare. siamo stati più dolci. adoro quardare le tue dita sul tuo clitoride quando sei sopra di me. quelle tette fiere da cui non riesco a tenere lontane le mani. poi ti sei sdraiata e mi hai chiesto di prenderti da dietro, così com'eri, senza nemmeno tirarti un po' su. e mi hai fatto godere così.
non avrei mai detto che quella sarebbe stata la nostra ultima scopata.
ma la vita è bella perchè è del tutto imprevedibile. ho bisogno di resettarmi, ho bisogno di cambiare le poche figure fisse che ho intorno. che mi tengono ancorato a qualcosa che non sono più. ma non sono bravo negli addii, faccio una fatica disumana a prendere un pezzo di vita e gettarlo via. ma devo farlo,  se non lo facessi rischierei di inaridirmi e morire piano dentro.
emme

un mio quadro

martedì 19 luglio 2011

il tempo

"a ogni momento siamo schiacciati dal pensiero e dal sentimento del tempo" charles baudelaire


un ossessione lunga una vita. ho la costante sensazione che il tempo non scorra in maniera uniforme e oggi, leggendo un quotidiano on line ho avuto un sussulto: dieci anni fa il g8, diciannove anni fa borsellino. ai fatti del g8 avevo vent'anni, ricordo distintamente i fatti, ricordo una discussione con gli amici in un bel ristorante, ricordo i miei ideali al loro massimo splendore. dieci anni in cui è successo di tutto nella mia vita. mi sembrano passati in un alito di vento gelido. ma se a vent'anni mi avessero chiesto di un fatto accaduto nove anni prima, lo avrei visto come se fosse successo in una vita precedente, attraverso ere geologiche.
il tempo, il tempo vissuto e il tempo sprecato, il tempo passato e il tempo che ci resta. l'impossibilità di un secondo tempo.
e poi ho pensato a te, al tempo passato insieme, al pezzo di vita condiviso, al bene che ci siamo fatti e alla nostra diversità.
al tempo passato in un inverno di disoccupazione, quando non avevi un posto dove stare e sei venuta a vivere in una stanza di casa mia. tutti e due a pezzi, con il cuore che piangeva sangue e pretendeva che il tempo lenisse la sofferenza. un inverno passato in casa, a bere e fumare per sfuggire la ragione, un inverno passato a sorreggerci. e non ci siamo mai sfiorati con un dito. se inavvertitamente le appendici dei nostri corpi si sfioravano le ritraevamo di scatto, come se avessimo preso la scossa.
e tu giravi per casa con quei pantaloni cuciti addosso, con quel culo...
un inverno dilatato dall'oblio e dalla misantropia.
ma il tempo passava, la primavera è arrivata, il lavoro con lei. e tu hai preso casa.
e in due notti assurde abbiamo scopato. e abbiamo fatto un patto.
e abbiamo scopato, abbiamo fatto cose che non avevamo mai fatto: il non avere nessun legame sentimentale ti ha fatto scoprire lati di te che non conoscevi.
poi io sono scappato dalla mia vita e dopo qualche mese anche tu dalla tua. ora sei lontana e fidanzata; e tu sei fedele. mi mancheranno le scopate, le foto...mi mancherà il tuo fantastico culo. questa è la prima foto che ti ho fatto.
buona vita tesoro, te lo meriti.

emme.

domenica 17 luglio 2011

eccomi...




un bicchiere di vino. fuori il vento frusta gli alberi e tutte le cose sbattono invadendo il silenzio. ho finito le sigarette. dovrò uscire per forza.
quando avevo vent'anni ed ero schiavo dei miei ormoni mi dicevo di resistere, che quella doveva per forza essere una parabola discendente. ora di anni ne ho trenta e dopo questo decennio quasi nulla è rimasto uguale a prima. nemmeno il mio smisurato amore per il corpo delle donne: si è raffinato, rafforzato, si è fatto più intenso e maturo. solo una cosa non è cambiata: continuo a guardarle tutte, a valutare la possibilità di vederle nude, di sfiorare la loro pelle, di possederle.
è più forte di me, devo guardarle. a volte di sfuggita per non essere irrespettoso lo sguardo scova un bel volto, degli occhi profondi, un braccio nudo, una caviglia o la coscia di una gamba accavallata. glutei magri e definiti che sai già che ti regalerebbero una vista perfetta nell'amplesso o morbidi e abbondanti da toccare e mordere. e poi ci sono loro... nascosti da maglioni scollati, da camicette abbottonate sopra che lasciano intravedere il lembo del reggiseno, da canottiere generose o soltanto da un costume; le amo più di ogni altra cosa, le adoro sontuose ma non le disdegno di nessun genere. tranne finte. adoro vederle compresse a formare quella riga tra loro, quel solco in cui vorrei passare tutta la vita.
e amo decorare con me stesso il corpo candido femminile, le mie gocce sui loro addomi, sulle gambe, sulla schiena e le natiche e...naturalmente adoro firmare i loro seni. le mie personalissime opere d'arte.
da qui questo blog. ho voglia di condividere.
emme