AI LIBERTINI

Voluttuosi di ogni età e di ogni sesso, a voi soltanto offro questa mia opera. Nutritevi dei suoi principi, fovoriscono le vostre passioni; e queste passioni, di cui certi moralisti freddi e smorti vi incutono il terrore, sono gli unici mezzi di cui la natura si serve per far compiere all'uomo i propri disegni.
Date ascolto soltanto a queste passioni deliziose: solo la loro voce deve guidarvi alla felicità.
Donne lubriche, la voluttuosa Saint-Ange vi sia di modello; disprezzate, sul suo esempio, quanto contrasta con le divine leggi del piacere che l'hanno posseduta per tutta la sua vita.
Fanciulle troppo a lungo trattenute dagli assurdi e pericolosi vincoli di una virtù illusoria e di una religione disgustosa, imitate l'ardente Eugénie, distruggete, calpestate con la sua stessa rapidità, tutti i ridicoli precetti inculcati da genitori imbecilli.
E voi, cari dissoluti, voi che fin dalla vostra giovinezza non avete più altri freni se non i vostri desideri e altre leggi se non i vostri capricci, vi sia di esempio il cinico Dolmancé; spingetevi lontano quanto lui se, come lui, volete percorrere tutte le strade in fiore che la lubricità prepara per voi; convincetevi, alla sua scuola, che solo estendendo la sfera dei suoi gusti e delle sue fantasie, solo sacrificando tutto alla voluttà, quell'essere infelice che è conosciuto con il nome di uomo, e gettato suo malgrado in questo triste universo, può riuscire a cospargere di qualche rosa le spine della vita.
Donatien-Alphonse-Francois de Sade

sabato 28 gennaio 2012

del qualunquismo, della democrazia e della disinformazione

"l'argomento migliore contro la democrazia è una conversazione di soli cinque minuti con l'elettore medio"
winston churchill


non voto da anni. ma non per menefreghismo, semplicemente perchè non trovo nessuno degno di rappresentarmi, perchè non potendo cambiare il sistema ho deciso di farne parte il meno possibile; perchè non mi piace quello che vedo, non ci credo e, se fossimo in un paese serio, l'astensionismo (primo partito in italia) verrebbe trattato con maggiore interesse. alcuni mesi fa mi è stato chiesto, per lavoro, di iscrivermi a faccialibro. l'ho fatto. è stupefacente, ogni sera, per venti minuti, mi faccio i cazzi degli altri. in fondo è soltanto un luogo di esibizionismo per persone che non hanno il coraggio di farlo in altri modi.
e qui siamo al qualunquismo: vedo gente intrappolata dalla gogna mediatica, senza nessun sapere, prendere posizioni insensate con lo stesso criterio del tifo calcistico: io amo la mia squadra, odio le altre. ma senza alcuna ragione. chi ama berlusconi e sostiene che si stesse meglio prima e quindi odia tutti gli altri a prescindere. chi odia berlusconi e ama tutti i suoi concorrenti, a prescindere. bho... quando mi chiedono se sono di destra o di sinistra rispondo che da giovane ero idealista di sinistra e poi ho capito. ora sono obiettivo, destra e sinistra non significano nulla, mi annoiano. i partiti presi vanno bene solo quando vado allo stadio.
appena eletto monti ho visto tutti i berlusconiani indignati per i tagli gridare vergogna per lo stipendio del primo ministro. peccato che abbia rinunciato... naturalmente nessuno ha chiesto scusa poi...
vedo berlusconiani diffondere improbabili e assurde statistiche su spread e quant'altro tra tre mesi fa e ora. tutte sbagliate. non vedo nessuno chiedersi come cazzo sia stato possibile essersi ridotti, con i governi degli ultimi vent'anni, alla necessità di queste misure, nessuno dire che un anno fa eravamo al tesoretto di tremonti e ora all'ammanco di tutti questi soldi...
rimango basito quando tutti si indignano per la scarcerazione di schettino senza che sappiano minimamente che il carcere preventivo è, per fortuna, limitato a pochi casi previsti. perchè prima non aspettare di chiarire le posizioni, un processo e una sentenza e poi indignarsi? per ogni singola notizia (peraltro quasi sempre figlia di disinformazione atta a fomentare per raggiungere ascolti più alti) il qualunquismo è ovunque, vedo ipocrisia, ignoranza e stupidità. altri argomenti restano tabù per la stampa, la politica e quindi per l'elettore medio, come quelli che riguardano la chiesa: nessuno se la sente di perdere i voti cattolici (altrimenti non mi spiego come cazzo sia potuta passare quasi sotto silenzio la notizia dei 600 casi di abusi su bambini da parte di preti appurati tra belgio e lussemburgo). perchè il problema della democrazia, o meglio l'oclocrazia (sua degenerazione) è che tutti gli esecutivi governano in costante propaganda elettorale. il sillogismo é: elettorato becero e ignorante, governo uguale per non scontentarlo e mantenere la propria posizione il più a lungo possibile. e allora sai cosa penso? che almeno questo se ne sbatte i coglioni dell'elettorato, non ha la bacchetta magica, ci scontenterà tutti (me compreso) ma forse, per una volta, ci tirerà un po' in quadro.
poi mi dico che la democrazia purtroppo non ha alternative. ma democrazia significa anche che se domani il 50% più uno dei votanti sarà pedofilo la pedofilia diventerà legale. non ho risposte, non ho soluzioni, so solo che l'incipit di questo post lo condivido pienamente; non ho fiducia nelle persone che formano l'elettorato, ne ho ancora meno in chi si candida per rappresentarlo.
la notizia idiota della settimana è quella della satta e di boateng: tutti sconvolti perchè lei ha dichiarato che scopano 7-10 volte alla settimana. poi ho pensato: lui ha 23 anni, lei è figa, stanno insieme da due mesi... ma è così tanto? ed ecco l'illuminazione!!! forse se tutti scopassero un po' di più questo sarebbe un posto migliore in cui vivere!!
la smetto che mi viene l'orticaria, qui tra poco comincia a nevicare e non smetterà fino a domani sera, quindi niente lavoro, tra un paio d'ore arriva una mia amica e mi chiudo in casa per battere il record della satta e boateng. e vaffanculo all'elettore medio
emme

lunedì 9 gennaio 2012

gli imbecilli

ho sempre rispettato chi non ha avuto il dono o la possibilità o la voglia di farsi una cultura e vive occupando onestamente il suo posto nel mondo. ho sempre odiato quella parte di ignoranti convinta di sapere tutto: gli imbecilli.
a te, donna più imbecille che abbia mai incontrato, concentrato di stupidità, ottusa, stolta e con la sindrome del complotto, a te che più di ogni altro riesci a pontificare su qualunque argomento elargendo le più alte cazzate che si siano mai sentite, a te che fai inorridire l'intelligenza e la cultura, a te che rendi impossibile un dialogo, inamovibile nelle tue assurdità, a te che oggi mi hai veramente tirato fuori dagli stracci dedico questo estratto:



         Quando penso a quel che vi manca e vi mancherà per tutta la vita; quante emozioni non sentite; quanti aspetti delle cose non scorgete; quante verità non afferrate; quanta bellezza vi sfugge e quanto coraggio vi fa difetto, io, che non ho le lacrime facili, avrei sul serio voglia di piangere. Io so che passate attraverso il mondo senza intuirlo nella sua diversità e solidità; senza fermarvi a contemplare quelle minime cose che son le più grandi nell’emisfero della poesia; senza penetrare né l’anima delle vostre donne né quelle de’ vostri compagni e neppure la vostra, la vostra infinitamente piccola anima. Io so che il genio può passarvi accanto, vivo, in carne ed ossa, in parole e in ispirito, e che voi non lo vedete, non siete capaci di vederlo, di avvicinarvi, di parlargli, di andare con lui, di lasciar padre e madre e ogni trascurabile bene per seguirlo all’inferno dei suoi proibiti piacere. Io so che quattro, cinque, dieci idee vi bastano per tutta la vita, vi servono per tutti gli usi quotidiani, per il giorno e per la notte, per l’amante e per il parrucchiere, per parlare e per scrivere, per alzarvi la mattina e per andare a letto la sera e che nel vostro cervello, senza finestre dalla parte del cielo, non hanno diritto d’ingresso che le verità diventate luoghi comuni e l’idee che a forza d’uso son fatte imbecillità. Io so, e lo con matematica certezza, che pensate coll’altrui pensiero, che vedete cogli occhi degli altri, che giudicate col giudizio degli estranei e che le vostre ammirazioni e i vostri entusiasmi vanno soltanto a quelle cose che qualcuno di voi timbrò ripetutamente col sudicio bollo della fama più infame.

giovanni papini