AI LIBERTINI

Voluttuosi di ogni età e di ogni sesso, a voi soltanto offro questa mia opera. Nutritevi dei suoi principi, fovoriscono le vostre passioni; e queste passioni, di cui certi moralisti freddi e smorti vi incutono il terrore, sono gli unici mezzi di cui la natura si serve per far compiere all'uomo i propri disegni.
Date ascolto soltanto a queste passioni deliziose: solo la loro voce deve guidarvi alla felicità.
Donne lubriche, la voluttuosa Saint-Ange vi sia di modello; disprezzate, sul suo esempio, quanto contrasta con le divine leggi del piacere che l'hanno posseduta per tutta la sua vita.
Fanciulle troppo a lungo trattenute dagli assurdi e pericolosi vincoli di una virtù illusoria e di una religione disgustosa, imitate l'ardente Eugénie, distruggete, calpestate con la sua stessa rapidità, tutti i ridicoli precetti inculcati da genitori imbecilli.
E voi, cari dissoluti, voi che fin dalla vostra giovinezza non avete più altri freni se non i vostri desideri e altre leggi se non i vostri capricci, vi sia di esempio il cinico Dolmancé; spingetevi lontano quanto lui se, come lui, volete percorrere tutte le strade in fiore che la lubricità prepara per voi; convincetevi, alla sua scuola, che solo estendendo la sfera dei suoi gusti e delle sue fantasie, solo sacrificando tutto alla voluttà, quell'essere infelice che è conosciuto con il nome di uomo, e gettato suo malgrado in questo triste universo, può riuscire a cospargere di qualche rosa le spine della vita.
Donatien-Alphonse-Francois de Sade

lunedì 14 novembre 2011

vuoti

"Lo sai, mettersi ad amare qualcuno, è un impresa. Bisogna avere un energia, una generosità, un accecamento... C'è perfino un momento, al principio, in cui bisogna saltare un precipizio: se si riflette non lo si fa. io so che non salterò mai più."
j. p. sartre


emme

venerdì 11 novembre 2011

in vino veritas

sabato sera, dopo aver bevuto un ettolitro di vino e un paio di mojito, nell'ultimo locale che mi ospitava prima del letto, mi divertivo a fare abbracciare la ragazza che era con me con la fidanzata di un mio amico. alte più o meno uguali e con una settima in due mi godevo lo spettacolo delle loro tette che si schiacciavano tra loro e si gonfiavano verso la scollatura.
me ne sono tornato a casa mezzo sbronzo (forse un po' di più) con la mia accompagnatrice pensando però che quello che volevo era avere quattro tette nel letto e non solo due. che mi sarebbe piaciuto da impazzire avere una foto senza veli della scena a cui avevo assistito per potermela riguardare ogni volta che ne avrei avuto voglia. esiste qualcosa di più bello di un corpo femminile? anche solo un dettaglio: una caviglia, una coscia, un seno, uno scorcio di schiena, una spalla, una natica, un collo. un seno. o quattro. sono malato?


e quanto mi piace quando una donna si tiene il seno in mano...


emme

sabato 5 novembre 2011

mestruo

no, non ho il ciclo. almeno non quello. e non mi serve nemmeno un assorbente. è che ogni tanto la mia testa mi dona un periodo di depressione che mi infanga. da sempre. perchè la necessità intrinseca di volere sempre e solo quello che so perfettamente di non potere avere ha anche degli svantaggi.
mi serve non arrivare mai, mi tiene vivo, mi concede la possibilità di andare avanti sempre; ma è un lavoro a tempo pieno e qualche volta questa necessità mi sembra assurda, inutilmente stancante. e succede qualcosa che mi fa dubitare. per un po'.
allora cerco di non pensare facendo le cose che mi fanno evadere, che alimentano la mia autostima.
tipo questa:


emme