AI LIBERTINI

Voluttuosi di ogni età e di ogni sesso, a voi soltanto offro questa mia opera. Nutritevi dei suoi principi, fovoriscono le vostre passioni; e queste passioni, di cui certi moralisti freddi e smorti vi incutono il terrore, sono gli unici mezzi di cui la natura si serve per far compiere all'uomo i propri disegni.
Date ascolto soltanto a queste passioni deliziose: solo la loro voce deve guidarvi alla felicità.
Donne lubriche, la voluttuosa Saint-Ange vi sia di modello; disprezzate, sul suo esempio, quanto contrasta con le divine leggi del piacere che l'hanno posseduta per tutta la sua vita.
Fanciulle troppo a lungo trattenute dagli assurdi e pericolosi vincoli di una virtù illusoria e di una religione disgustosa, imitate l'ardente Eugénie, distruggete, calpestate con la sua stessa rapidità, tutti i ridicoli precetti inculcati da genitori imbecilli.
E voi, cari dissoluti, voi che fin dalla vostra giovinezza non avete più altri freni se non i vostri desideri e altre leggi se non i vostri capricci, vi sia di esempio il cinico Dolmancé; spingetevi lontano quanto lui se, come lui, volete percorrere tutte le strade in fiore che la lubricità prepara per voi; convincetevi, alla sua scuola, che solo estendendo la sfera dei suoi gusti e delle sue fantasie, solo sacrificando tutto alla voluttà, quell'essere infelice che è conosciuto con il nome di uomo, e gettato suo malgrado in questo triste universo, può riuscire a cospargere di qualche rosa le spine della vita.
Donatien-Alphonse-Francois de Sade

giovedì 9 febbraio 2012

ricordi

il lete

vieni sopra il mio cuore, anima sorda e crudele,
tigre adorata, mostro dal fare indolente;
voglio nello spessore dei tuoi pesanti capelli
le mie dita che tremano tuffare lungamente;

nelle gonne impregnate del tuo profumo
seppellire la testa dolorante,
e respirare come da un fiore morente
il sentore dolciastro del mio amore defunto.

voglio dormire! dormire anzichè vivere!
sprofondato in un sonno dolce come la morte,
tutti i miei baci spargerò senza rimorso
sul tuo bel corpo di rame, lucido e liscio.

per inghiottire i miei singhiozzi ormai quieti
niente è efficace come l'abisso del tuo letto;
sulla tua bocca abita l'oblio possente
e nei tuoi baci scorrono le acque del lete.

al mio destino, divenuto mia delizia,
obbedirò come un predestinato,
martire docile, innocente condannato
il cui fervore di più attizza il supplizio.

succhierò, per annegare il mio rancore,
il nepente e l'onesta cicuta
sulle punte incantevoli di questo seno erto
che non ha mai imprigionato un cuore.

c. b.



questa poesia mi ricorda un vecchio periodo della mia vita, un periodo in cui una donna più grande di me mi prese per mano e mi fece scoprire il piacere. è come se fosse stata lei la mia prima amante e l'unico rimpianto che ho è di essere stato troppo giovane, troppo "leggero". 
le nostre esistenze si sono accompagnate per dei periodi ma troppe circostanze non ci hanno mai fatto condividere completamente un pezzo di strada.  ma è con il sorriso sulle labbra che ripenso a lei dopo tutti questi anni. grazie.
emme

2 commenti:

DolcePrinciFessa ha detto...

spero ach'io, un giorno, di poter pensare a certe cose con un sorriso...

emme ha detto...

ogni situazione è diversa, però il tempo aiuta